Da Lorenzon il vino è buono, naturale e a prezzi ottimi (provate il suo prosecco). A rendere speciale l’osteria è lui, oste istrionico e baffone. Ipse dixit: prima un brut, poi un rut, che va giù tut.
Più noto come “I Genovesi”, è caffetteria durante il giorno e apprezzato cocktail bar la sera.
Locale storico e affascinante, anche se a conti fatti al di sotto delle aspettative. D’obbligo il Bellini.
I veneziani hanno così tanto pesce che la carne diventa un lusso. Ottimo ristorante di non-pesce.
Trattoria di pesce con atmosfera casalinga. Ottima cucina, ma molto piccola: prenotare!
Veneziani doc, pesce fresco e cordialità. È un’istituzione per gli autoctoni.
Sede universitaria, ospita un ampio spettro di attività culturali, fra proiezioni, convegni e mostre. Di spicco il calendario dedicato al cinema giapponese. Chiuso la settimana di ferragosto.
Sul Canal Grande nella casa che fu di Peggy, uno dei musei più importanti per l’arte europea e americana della prima metà del ventesimo secolo.
Morto prematuramente, Claudio Buziol, designer di moda e imprenditore illuminato, dà il nome a questa fondazione che offre a giovani capaci l’invidiabile possibilità di campare delle proprie idee.
La zona della Salute tanto amata da Emilio (fra i Magazzini del Sale, ridisegnati da Renzo Piano, e lo Studio) è una tappa di chiunque si dica sensibile all’arte. Fra le mostre agostane Anselm Kiefer.
Venezia e la sua storia si mostrano in un museo, fra vedute e piante dal XV al XIX secolo, perle del Canova e altre eternità. Val bene un Julian Schnabel (fino a novembre).
L’ultimo palazzo sul Canal Grande costruito prima della caduta della repubblica marinara, dopo la ristrutturazione nel 2005 di Tadao Ando, oggi ospita la collezione d'arte di François Pinault.
Per l’ex porto monumentale, un passaggio dai traffici commerciali al sistema dell’arte. Anche qui si leggono i segni della mano di Tadao Ando, che ne ha curato il restyling tra il 2008 e il 2009.
Incenerita e risorta più volte, una delle chiese della lirica più importanti al mondo riaprirà la stagione con “La Traviata”. Fino ad allora visite guidate fra storia e vini della casa.
