"… Vecchio borgo… Grigio e immerso nella più sorda penombra di pioggia, popolato a stento da antiquate figure di contadini e intronato dal suono senza tempo della campana." - P.P. Pasolini riposa qui.
L'itinerario pasoliniano suggerito dal Centro Studi apre una breccia nei luoghi dell'infanzia di uno degli intellettuali più liberi e controcorrente della nostra storia recente.
"La lealtà dei nostri lavoratori è il nostro attivo più alto”, diceva Adriano Olivetti. Se vogliamo credere a un altro tipo di industria, ricordiamoci delle sue idee fuori dal tempo.
Cercate il negozio/museo di Gianni Tassio dedicato al suo grande amico De André. La morte di Tassio non ha fermato la memoria: il negozio è in attesa di una nuova proprietà che ne conservi lo spirito.
Qui Luigi Tenco cantò la sua ultima canzone, "Ciao amore ciao". Ricordiamocelo mentre cerca di portare le sue idee e la sua musica al grande pubblico.
Qui studiò Antonio Gramsci. Continuiamo a ricordarci dell'intellettuale italiano più studiato e citato nel mondo, insieme a Pasolini. E chiediamoci perché non lo sia anche in Italia.
Il 9 giugno 1982 Roberto Calvi, il "banchiere di Dio" venne trovato impiccato qui. Il mistero sulla sua morte non è mai stato chiarito, e nasconde segreti che non dovremmo rinunciare a indagare.
"È troppo ordinata," ha detto la figlia. Dopo aver visitato il museo-casa leggiamo e rileggiamo le poesie di Alda, per ritrovare quel disordine che non c'è più negli oggetti.
Riuscite ancora a sentire la voce di Diego che incoraggia i compagni anche nei momenti di difficoltà? Se sì, avete capito cosa significa Maradona per Napoli.
Quello che sappiamo è che l'aereo di Enrico Mattei cadde qui la sera del 27 ottobre 1962. Quello che ancora non sappiamo (ufficialmente) è perché. Ricordiamoci di questo italiano scomodo.
“Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi soltanto nell’indice dei profitti?” Così parlava Adriano Olivetti inaugurando questo stabilimento (1955), quando nessuno voleva investire nel sud.
Nostalgia del futuro? Da qui partì l'ultimo viaggio di Adriano Olivetti, il 27 febbraio 1960. Riscopriamo e ispiriamoci alle sue idee per costruire un futuro più luminoso.
Cercate la lapide al centro del Sacrario, dedicata “Ai nuovi martiri della libertà”. Chi sono? I 61 partigiani e resistenti piemontesi fucilati qui nei 20 mesi successivi all'8 settembre.
Il 15 ottobre 1967 moriva qui a soli 24 anni l'indimenticata farfalla che ha sbalordito l'Italia con i suoi dribbling e le sue trovate dentro e fuori dal campo. Oggi il calcio avrebbe bisogno di lui.
